Onesta’ intellettuale ( nel trasmettere gli insegnamenti , nel citare le fonti , nel non far credere cio’ che non e’ ….)
Un approccio culturale che mira alla formazione, attraverso un percorso tecnico e artistico e creativo (senza dimenticare la valenza sociale e civica e psicologica e ludica )
Un insegnamento che mira alla crescita psicofisica dell’allievo (che non e’ un contenitore di informazioni (laddove il maestro diventa un tramite che offre gli strumenti necessari ad una individualita’ consapevole)
Una differenziazione delle classi per eta’ e tecnica , iniziando dalla danza come gioco (strumento di apprendimento basilare)
Una scuola dove le regole sono importanti (un adulto, una societa,’ che non pone regole e contenimento non crea liberta’ ma smarrimento)
La danza vista come linguaggio attraverso il quale esprimersi tramite l’utilizzo del corpo , mezzo significante e performativo , narrazione che passa attraverso il rigore della tecnica fino ad arrivare al gesto e quindi alla liberta’ del proprio racconto.
La ricerca e lo sforzo di essere personali anche rischiando (spesso) di andare controcorrente ( visti gli attuali sviluppi della danza)e quindi si ritorna al punto iniziale……
Roberta Conte